Il successo di un’auto, soprattutto per degli inguaribili cultori dello stile come noi Italiani, è decretato dal suo design. Il nuovo Sportage anche questa volta non si tira indietro e rimette tutto, ancora una volta, in discussione con un look completamente rivisto. Lo ammetto. Rispetto alla vecchia generazione che, più o meno, aveva messo d’accordo tutti, questo modello è destinato a dividere molto di più. Il nuovo Sportage in un certo senso o lo si ama o lo si odia. Un fatto però è certo: la presenza scenica è garantita. Alcuni ci intravedono addirittura un Cayenne. E in effetti quei fari sdoppiati nella parte alta me lo ricordano vagamente. Ma è soprattutto il frontale - alto, massiccio e molto elaborato (troppo?) - che regala a questo SUV un’immagine importate. Direi statuaria. La “pulizia” stilistica del vecchio modello qui ha lasciato posto ad una fisiognomica decisamente più barocca. Al centro c’è sempre la calandra “a naso di tigre”, vera e unica firma del capo del design Peter Schreyer. Tutto il resto però è un susseguirsi di onde, linee e forme morbide che si rincorrono.