Con la precedente generazione Sportage era entrato nell’Olimpo dei SUV compatti. Il suo design tagliente gli aveva assicurato un successo senza pari: 55.000 vendite in Italia in soli 5 anni, un traguardo che mi ha sempre impressionato. Quello che gli mancava quindi non era lo stile, ma un po’ di carattere quando si finiva a parlare di piacere di guida. Lascio rapidamente la città e inizio a guidare. Ho bisogno di staccare. Per ritrovare un po' di pace ho pensato di immergermi per qualche ora nella tranquillità della campagna. Dopo le prime curve, lontano da quel traffico caotico e infernale, mi accorgo che qualcosa è cambiato. I coreani - penso - devono aver preso carta e penna, per migliorare anche il feeling di guida.
Lo sterzo, vero tallone d’Achille del vecchio modello, ora è finalmente degno di un’auto come lo Sportage. Più consistente, piuttosto diretto, ora ti fa capire molto meglio dove stai andando a mettere le grandi ruote da 19 pollici. Mi piace. Bello anche il volante sportivo dell’allestimento GT Line, quello che ho scelto io. Impugnarlo, così com’è fatto tagliato in basso, con la corona spessa e il rivestimento in pelle, dà una certa dose di soddisfazione. Il passo avanti è così notevole che voglio scoprire come hanno fatto.